Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge ha lo scopo di tutelare e di onorare, dopo oltre sessanta anni dagli eventi, le vittime delle 695 stragi nazifasciste documentate dai fascicoli rinvenuti negli archivi militari della Procura generale militare della Repubblica in Roma nel 1994 e di riconoscere concretamente le sofferenze di coloro che, a causa di esse, riportarono lesioni gravi o subirono la perdita del coniuge, del convivente more uxorio o di un genitore.
      L'occultamento illegale della documentazione sulle stragi nel cosiddetto «armadio della vergogna», relativamente alle quali il Parlamento avviò un'indagine attraverso l'istituzione di un'apposita Commissione di inchiesta (istituita dalla legge n. 107 del 2003), che concluse i propri lavori al termine della XIV legislatura, ha comunque impedito, nonostante il lavoro della citata Commissione, alla stragrande maggioranza degli italiani di conoscere la consistenza delle raccapriccianti rappresaglie di reparti militari dell'esercito tedesco, effettuate dal settembre 1943 fino alla fine della guerra nei confronti di cittadini inermi, e ai superstiti e familiari delle vittime di adire normalmente alle vie legali per perseguire penalmente i responsabili di tali stragi.
      Il grave e forzoso ritardo scontato dalle inchieste ha pregiudicato l'esito delle indagini che, ripartite a distanza di cinquanta anni dagli eventi, hanno incontrato evidenti difficoltà nell'accertamento delle responsabilità, con il risultato che nel 90 per cento dei casi i giudici hanno dovuto disporre l'archiviazione del procedimento per l'impossibilità di individuare e di reperire i colpevoli delle singole stragi.
      A fronte della colpevole inerzia dello Stato e dei giudici responsabili in ordine all'accertamento dei crimini nazifascisti, la

 

Pag. 2

presente proposta di legge ha lo scopo di chiamare le istituzioni a rispondere della riparazione del debito morale e giudiziario nei confronti delle migliaia di vittime delle stragi e del debito storico nei confronti dei cittadini italiani.
      Nel merito, fatta salva la possibilità per i superstiti che non hanno finora ottenuto giustizia di proseguire nelle sedi preposte le azioni legali, la presente proposta di legge riconosce misure di equa riparazione in favore di coloro che a causa delle stragi subirono lesioni gravi o la perdita del coniuge, del convivente more uxorio o di un genitore. I beneficiari degli indennizzi previsti dalla proposta di legge possono esercitare i relativi diritti mediante la presentazione di una domanda in carta semplice al Ministero della difesa, corredata dalla scheda storica della strage riguardante la vittima. Un'apposita Commissione, istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, esamina la conformità della documentazione prodotta dai richiedenti e delibera in via definitiva il pagamento immediato degli indennizzi spettanti ai singoli beneficiari.
      A riparazione dei danni di memoria causati dall'archiviazione illegale della documentazione, la presente proposta di legge dispone, inoltre, l'erogazione di risorse a titolo di contributo in favore delle associazioni dei familiari e delle amministrazioni regionali, provinciali e comunali dei luoghi che furono teatro delle stragi, per le spese di ricerca storica, manutenzione e custodia di opere dedicate alla memoria delle stragi.
      A tale fine è prevista l'istituzione di un Fondo per la ricerca storica sulle 695 stragi nazifasciste opportunamente finanziato dallo Stato, finalizzato al finanziamento di iniziative e di progetti volti alla conservazione della memoria, alla testimonianza e alla ricerca storica nei luoghi che furono teatro delle stragi.
      Per tutti i motivi esposti, si auspicano un esame e un'approvazione in tempi rapidi della presente proposta di legge.
 

Pag. 3